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Il termine General Contractor ancora di difficile accettazione in Italia

Il General Contractor è una figura molto discussa per il ruolo che assume.
Il suo avvento nel mondo dell’attività edilizia è stato accompagnato da schemi contrattuali più variegati, configurandosi a volte come mero coordinatore, altre volte come appaltatore in edilizia, ma anche come soggetto ibrido, in parte appaltatore ed in parte mandatario senza rappresentanza. 

Secondo l’Erario, il General Contractor operante nell’appalto pubblico non è riconducibile alla classica figura dell’appaltatore privato, ma a quella di un operatore economico atipico. Ciò non esclude che possa essere qualificato allo stesso modo e quindi come generico prestatore di servizi, ex art.3, comma 1, DPR n.633/1972. 

Rispetto all’impostazione di mero coordinatore dell’attività professionale altrui, si contrappone l’attività del General Contractor imprenditore edile che assume l’obbligo di realizzare l’opera nella sua interezza.

Nell’ambito costruzioni o ristrutturazioni di case ed appartamenti, c’è chi ancora minimizza l’importanza di questa figura, preferendo occuparsi da solo di ogni aspetto relativo ai lavori, sottovalutando invece quanto ciò possa rivelarsi rischioso. E’ ormai tempo di rivalutare il General Contractor, figura nata proprio con lo scopo di semplificare la vita di ogni cliente, un processo che per fortuna è già in atto. 

Nonostante le perplessità iniziali, che hanno creato una difficile accettazione nel nostro Paese, adesso il General Contractor è diventata una figura sempre più ricercata ed apprezzata per una serie di vantaggi che è in grado di offrire.

La legge numero 443 del 21/12/01, la cosiddetta Legge Obiettivo, ha individuato nel General Contractor quella figura avente lo scopo di snellire le procedure burocratiche, con conseguente accelerazione dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche strategiche. 

A prescindere che si debba eseguire una grande opera, oppure una ristrutturazione di un appartamento di piccole dimensioni, l’obiettivo è sempre lo stesso: ottimizzare tempi e costi, garantire la massima convenienza e qualità durante l’intero iter del processo edilizio, avendo a che fare con un unico referente. 

Ed è proprio il General Contractor a farsi carico di eventuali imprevisti che possono presentarsi durante l’esecuzione di lavori, intervenendo in maniera tempestiva, organizzando e pianificando i permessi, offrendo sempre il proprio supporto al cliente in modo da garantirgli la consegna chiavi in mano.

Grazie a questa figura, nessun cliente dovrà fare i conti tutti i problemi che generalmente si affrontano in cantiere: forniture sbagliate, ditte edili che lavorano male e senza certificazioni, fornitori che non rispettano i tempi di consegna, difficoltà di gestione delle pratiche burocratiche, scelte sbagliate a livello di materiali. 

Insomma, il General Contractor si conferma la miglior scelta per salvaguardare e tutelare i propri interessi, avendo sempre la certezza di ottenere risultati di ottima qualità, nei tempi stabiliti, e senza alcun rischio di imbattersi in errori, frutto dell’ignoranza in materia. 

Avere a che fare con un unico referente per l’utente finale è molto più rassicurante, poiché implica meno problematiche o fraintendimenti, ed in tal caso sarà proprio il General Contractor ad occuparsene. La presenza di una fitta rete di collaboratori di cui si avvale costantemente, gli garantisce una visione chiara e precisa del risultato finale, ed una volta terminato il lavoro, si avrà la certezza che ogni cosa sia perfettamente rispondente a quanto richiesto.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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