Con lo studio di architettura Vacuum Atelier, il materiale di scarto dei nostri cantieri si trasforma in oggetti di design.
Tutto è nato da qui, dalla lampada “HELLO”.
A raccontarcela sono proprio gli architetti e i designer di Vacuum Atelier.

“Immaginiamo un modo senza design, dove il design degli oggetti è “perso”, dove si trovano solo scarti per comporre altri oggetti.
Il progetto porta con sé un’intrinseca ambiguità, non sempre, ma comunemente il design ricerca forme e materiali elaborati, costruiti “ad hoc” per un prodotto, con componenti su misura. Si formula un contrasto, un attrito tra la qualità di un processo di ricerca e materiali derivati da scarto, fuori dall’ambito del design e quanto più distanti da esso.

Questo processo trova un’applicazione concreta nella lampada “HELLO!” in cui il tubo arancione per lo scarico dell’acqua è sostenuto da un treppiede di tondini da armatura di riutilizzo. I due elementi presi dal mondo degli scarti, di poco costo e valore, diventano un oggetto di design. Le diverse componenti sono assemblate per lo più a secco, senza necessità di reinserire i materiali in un processo produttivo, limitando le dispersioni di energia. Non si tratta di un oggetto che vuole omologarsi a tutti gli altri, solo con un processo più sostenibile. Si tratta invece di ribaltare il problema, guardarlo da un altro punto di vista, ponendo lo scarto al centro, come protagonista. L’oggetto finale alterna frequenze riferite al design e frequenze di scarti, mostrandosi in modo “onesto” attraverso le sue componenti di recupero.

Hello è un’invenzione che parte dal passato e guarda al futuro”