“Un progetto lungimirante – ha spiegato Marco Bottarelli, architetto dello studio GDG Design che ha curato progettazione e interior – che parte dalla volontà del committente di rifare completamente la mensa aziendale per trasformarla in qualcosa che avesse un percepito molto più alto. Tempi stretti, cura di ogni singolo dettaglio: la sfida è stata vinta. Tutto parla di materiali veri e crudi, di artigianalità e maestria.
La poetica dello spazio, che nasce dalle affascinanti atmosfere industriali degli anni 50, vede l’impiego di semplici elementi in legno di rovere tinto che rendono raffinato l’ambiente. La morbidezza e la semplicità delle panche, poi, sono una chiara citazione ad Alvar Aalto mentre il tavolo centrale “Last Supper” è una dichiarazione d’amore a Pier Luigi Nervi e al suo operato. L’esecutore si è mosso magistralmente con ingegnosità tra le aspettative, il rigore del progetto e la velocità”.
Il lavoro, che normalmente avrebbe avuto un crono-programma di 5 mesi, è stato consegnato in 90 giorni grazie allo studio minuzioso del progetto e ad una maniacale programmazione e coordinamento delle attività. Chiaramente, senza la disponibilità di tutte le maestranze che hanno partecipato al progetto (un centinaio di persone hanno solcato i circa 300 mq d’intervento, lavorando di sabato e domenica ma anche di notte), nulla di quello che ho raccontato avrebbe potuto realizzarsi.
Sicuramente la sfida più dura è stata mantenere un livello di qualità e sicurezza altissima, in un cantiere che quotidianamente cambiava conformazione in base alle attività in essere.